Com’è noto anche la Sesta Circoscrizione ,
anche se meno delle altre, risente e paga per le beghe interne nell’ambito del forze politiche che sostengono la "maggioranza" cittadina. Dopo l’uscita dalla coalizione
del vice presidente e di un altro consigliere tosiano, passato a Fratelli
d'Italia, la nostra Circoscrizione, è di fatto paralizzata da una situazione di sostanziale parità fra maggioranza e
opposizione- Non disponendo più dei numeri
necessari, non riesce a sostituire il vice presidente dimissionario in quanto
l’ex maggioranza non garantisce nemmeno
il numero legale per rendere valida la seduta-
Anche la mia assenza ha
contribuito ad invalidare la seduta per l’elezione del vice presidente, da me
ritenuta un atto politico di cui la
“maggioranza” si deve assumere l’onere quando, e se ne ha i numeri: ciò vale
anche per Palazzo Barbieri
Ben altro discorso è la gestione
ordinaria della Circoscrizione.
Ad un anno della fine del mandato
ho ritenuto sino ad adesso, con il mio voto, di garantire il numero legale e contribuire al mantenimento in vita del parlamentino: lo
farei con chiunque manifestasse la voglia di impegnarsi per il nostro
quartiere.
Non avrebbe senso, anche solo per
un anno, lasciare gestire quelle poche cose rimaste in capo alla Circoscrizione
ad un Commissario nominato dal Comune e che deve rispondere del suo operato solo al Sindaco. Il
mio contributo in questo senso non mancherà: ritengo che lo stesso faranno le
altre forze politiche moderate.
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