PRESENTATO dai Consiglieri di minoranza il 26 marzo 2010
Ordine del giorno: Condanna morale
Il Consiglio della Circoscrizione VI^, nell’apprendere che Milena Cecchetto, sindaco di Montecchio Maggiore, ricco paese del Vicentino, ha ordinato di servire un panino e dell’acqua ai bambini delle famiglie che non hanno saldato gli arretrati per la mensa scolastica, si sente chiamato in causa per esprimere tutta la sua indignazione per un atteggiamento simile.
Cercando di immaginare la scena possiamo dire che suona la campanella dell’ora di refezione scolastica. I bambini si avviano verso la mensa ed entrano in un locale dove vengono divisi in due gruppi: uno si dirige verso una tavola imbandita con pasta alla zucca, hamburger, insalata e frutta mentre l’altro gruppo di otto bambini (di cui sei stranieri) si avvia in silenzio ed a testa bassa verso un tavolo sul quale è stato posto un panino a testa ed un bicchiere d’acqua.
Quando ripensiamo a questa scena un brivido ci corre lungo la schiena e non ci riesce di associarla a nulla d'altro se non al concetto di nazismo. Solo la crudeltà nazista era capace di tanto e come ha osservato in una nota la Fondazione Dossetti, una tale umiliazione inflitta agli otto bambini “suscita una condanna morale senza appello”. Ed ancora “..la tanto declamata integrazione …è stata brutalmente violata in nome di un principio, quello economico, che è agli antipodi del concetto di tutela della dignità della persona umana.”
Il Consiglio di Circoscrizione ritiene che le rette scolastiche e più in generale i contributi per i servizi resi dagli enti locali debbano essere pagati e che non si debbano fare sconti a nessuno.
Tutti i sindaci, in particolare nelle comunità minori, sono in grado di stabilire, però, se una famiglia non paga perché non è in grado di farlo o per furbizia. Nel primo caso il Sindaco deve far aprire una “pratica all’ufficio assistenza sociale”, nel secondo deve aprirne una “all’ufficio legale”.
Farla pagare ai bambini è una vendetta trasversale in perfetto stile mafioso.
Il Consiglio della Circoscrizione VI^ esprime tutta la sua riprovazione nei confronti dell’atto messo in essere dal sindaco di Montecchio Maggiore e lo invita ad abbandonare queste forme di discriminazione che non giovano certo alla civile e ordinata convivenza.
Un raggio di speranza viene tuttavia dal comportamento di alcuni dei bambini del gruppo della “tavola imbandita”: hanno diviso il loro pasto con gli amici della “tavola pane acqua”. Ancora una volta quei bambini hanno dato lezione agli adulti, al sindaco Cecchetto ed a tutti coloro (purtroppo non sono pochi, a partire dagli esponenti del suo partito) che ne hanno approvato l’azione.
Ordine del giorno: Condanna morale
Il Consiglio della Circoscrizione VI^, nell’apprendere che Milena Cecchetto, sindaco di Montecchio Maggiore, ricco paese del Vicentino, ha ordinato di servire un panino e dell’acqua ai bambini delle famiglie che non hanno saldato gli arretrati per la mensa scolastica, si sente chiamato in causa per esprimere tutta la sua indignazione per un atteggiamento simile.
Cercando di immaginare la scena possiamo dire che suona la campanella dell’ora di refezione scolastica. I bambini si avviano verso la mensa ed entrano in un locale dove vengono divisi in due gruppi: uno si dirige verso una tavola imbandita con pasta alla zucca, hamburger, insalata e frutta mentre l’altro gruppo di otto bambini (di cui sei stranieri) si avvia in silenzio ed a testa bassa verso un tavolo sul quale è stato posto un panino a testa ed un bicchiere d’acqua.
Quando ripensiamo a questa scena un brivido ci corre lungo la schiena e non ci riesce di associarla a nulla d'altro se non al concetto di nazismo. Solo la crudeltà nazista era capace di tanto e come ha osservato in una nota la Fondazione Dossetti, una tale umiliazione inflitta agli otto bambini “suscita una condanna morale senza appello”. Ed ancora “..la tanto declamata integrazione …è stata brutalmente violata in nome di un principio, quello economico, che è agli antipodi del concetto di tutela della dignità della persona umana.”
Il Consiglio di Circoscrizione ritiene che le rette scolastiche e più in generale i contributi per i servizi resi dagli enti locali debbano essere pagati e che non si debbano fare sconti a nessuno.
Tutti i sindaci, in particolare nelle comunità minori, sono in grado di stabilire, però, se una famiglia non paga perché non è in grado di farlo o per furbizia. Nel primo caso il Sindaco deve far aprire una “pratica all’ufficio assistenza sociale”, nel secondo deve aprirne una “all’ufficio legale”.
Farla pagare ai bambini è una vendetta trasversale in perfetto stile mafioso.
Il Consiglio della Circoscrizione VI^ esprime tutta la sua riprovazione nei confronti dell’atto messo in essere dal sindaco di Montecchio Maggiore e lo invita ad abbandonare queste forme di discriminazione che non giovano certo alla civile e ordinata convivenza.
Un raggio di speranza viene tuttavia dal comportamento di alcuni dei bambini del gruppo della “tavola imbandita”: hanno diviso il loro pasto con gli amici della “tavola pane acqua”. Ancora una volta quei bambini hanno dato lezione agli adulti, al sindaco Cecchetto ed a tutti coloro (purtroppo non sono pochi, a partire dagli esponenti del suo partito) che ne hanno approvato l’azione.
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