In vista della riunione fissata per lunedì 28 gennaio alle 20.45 le proteste sulla Ceolara si allargano ...
Nonostante tutto ritengo che una massiccia partecipazione dei cittadini possa indurre l'Amministrazione a mantenere gli impegni annunciati nel loro documento programmatico. Per questo è importante che anche tu partecipi al Consiglio.
L'Arena di sabato 26 gennaio 2013 – CRONACA – Pagina 23
BORGO VENEZIA. Secondo Bertucco la decisione è già stata presa
Ceolara, il Pd non molla «Non si deve venderla»
I fondi per ristrutturarla dirottati per realizzare la biblioteca. Ne parlerà l´assessore Casali lunedì
Il Partito democratico non ha intenzione di deporre le armi sulla vicenda Ceolara, o almeno non senza combattere.
Il destino dell´antico deposito di cipolle di via Villa Cozza, in Borgo Venezia, dopo anni di ipotesi e progetti, sembra ormai vicino a essere svelato. Lunedì l´assessore ai Lavori pubblici, Stefano Casali, interverrà nel consiglio della sesta circoscrizione, probabilmente per illustrare la decisione presa dalla Giunta di non procedere al recupero dell´edificio, ma di alienarlo.
«Decisione presa il 28 novembre scorso», spiega il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Michele Bertucco, «senza poi comunicarla a nessuno. Se non fossi andato a chiedere gli atti, che non sono pubblici, né i cittadini, né la circoscrizione ne saprebbero qualcosa. Il recupero della Ceolara è invece importante per il quartiere». I fondi già destinati alla ristrutturazione di quello che attualmente è un rudere dovrebbero e! ssere dirottati verso la realizzazione di una biblioteca nel quartiere.
«A parte che gli unici soldi realmente presenti sono quegli 800mila euro stanziati dall´amministrazione Zanotto», precisa il consigliere Pd in sesta Giorgio Furlani, «la biblioteca non deve essere alternativa alla Ceolara. La sesta è una delle circoscrizioni più popolose della città, gli spazi aggregativi servono».
Il motivo della proposta di alienazione risiede nel «no» della Sovrintendenza al progetto di recupero previsto dall´amministrazione, per seguire le indicazioni dei Beni culturali servirebbero quasi due milioni. «Ma vendendolo invece cosa accadrà?», si domanda il coordinatore cittadino del Pd, Emanuele Amaini. «Ci auguriamo che prevalga sempre l´interesse pubblico su quello privato». Silvana Bellamoli, consigliere di circoscrizione, teme l´arrivo di nuovo cemento: «Il borgo è pieno di esempi osceni di cementificazione, con il traffico sempre in! aumento. Speriamo davvero che al posto della Ceolara non sorg! ano nuovi appartamenti».
Il capogruppo dell´opposizione in sesta, Giacomo Marani, evidenzia invece quelle che ritiene contraddizioni: «Prima l´amministrazione Tosi elabora progetti per il recupero, poi decide di vendere». «Finora si sono persi tempo e soldi», conclude il consigliere Yared Ghebremariam. «Speriamo almeno che i fondi rimangano al quartiere».E.INN.
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