Prima che l'Italia vada in pezzi la politica faccia un passo indietro, lasci il campo a un governo di unità nazionale che possa ridare ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti.
Lo scrive il settimanale cattolico Famiglia Cristiana in edicola dal 18 agosto, nel Primo Piano "La politica degli stracci".
"Il Paese che si avvia a celebrare l'unità d'Italia è stufo di duelli, insulti e regolamenti di conti. Una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro, prima che il Paese vada a pezzi, e un'intesa di unità nazionale (e solidale) che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti", si legge nell'editoriale del settimanale.
"Non più comparse da soap opera, ma persone di provata competenza e rigore morale. Minacciare il ricorso alla piazza o tirare a campare con una "tregua armata" non sana le profonde ferite di questi giorni. Tantomeno ridà credibilità a una politica offuscata da ampie zone d'ombra", prosegue il duro editoriale di Famiglia Cristiana.
"Il Paese è paralizzato. Sotto ricatto. Leggi e favori, come al "mercato delle vacche", sono oggetto di baratto: federalismo in cambio di intercettazioni", sintetizza il settimanale.
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