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19 mag 2011

Porta Vescovo: una bella idea

Vi segnalo quest'articolo pubblicato dal giornale L'Arena Domenica 15 Maggio 2011
Le FOTO SONO DEL GIORNALE L'ARENA

Una bella idea ... su cui dovremmo riaprire il dibattito ... che io avevo già proposto con il post

LA CITTÀ DEL FUTURO. In mostra per due fine settimana i progetti realizzati da giovani designer del Palladio. L'obiettivo è dare una destinazione utile al monumento
Porta Vescovo, un tempio dedicato all'arte
Tra le ipotesi, anche un polo di integrazione e universitario Gelmetti: «Il finanziamento potrebbe arrivare da Telecom»
Spazio destinato a favorire l'integrazione e per unire i popoli, punto di incontro per universitari in Erasmus, luogo di riferimento per le più grandi manifestazioni fieristiche di Verona, ambiente da destinare ai più piccoli, anche riportando la campagna in città, o ancora atelier per artisti, luogo di espressione per writer o spazio da dedicare a bazar tra concetti simbolici.
È così che immaginano Porta Vescovo i dodici giovanissimi designer che hanno frequentato l'Istituto Palladio.
E i loro progetti, volutamente diversificati per finalità e destinazioni, sono ben esposti all'interno di quella porta che divide Borgo Venezia da Veronetta, e che per tutti deve diventare una sorta di punto di incontro non solo tra i due quartieri, ma anche per il resto dell'intera città.«La nostra circoscrizione si è sempre battuta perché Porta Vescovo restasse chiusa al traffico», ha detto ieri in occasione della presentazione della mostra il presidente di prima circoscrizione Matteo Gelmetti. «Residenti e commercianti aspettano da tempo che le venga data una destinazione ben precisa, e noi crediamo che ben si presti a diventare un luogo per attività di tipo culturale. Oggi la sfida è generazionale. Bisogna dare spazi ai giovani, gli unici in grado di offrire programmi duraturi, efficienti e di valore per la città».

Ed è questo il senso delle opere che saranno esposte a Porta Vescovo oggi e nei prossimi due fine settimana fino al 29 maggio (venerdì dalle 18 alle 22 e sabato e domenica dalle 10 alle 22). Lo spiega bene il direttore della mostra, Carlo Cretella, docente dell'istituto Palladio e consigliere di Agav, associazione dei giovani architetti. «Al nostro istituto arrivano giovani da tu! tta Italia e con questa mostra intendiamo rivolgerci alla citt! à e donarle nuovi spunti».

Intenzione ben gradita all'assessore al patrimonio Daniele Polato che, grazie anche alla collaborazione della Sovrintendenza, ha reso possibile la manifestazione. «Si tratta di iniziative che riqualificano i quartieri», ha detto Polato. «Situazioni che fanno onore alla città e ne danno un'idea futuristica». Forse proprio a causa di un eccesso di «futurismo» alcune delle opere in esibizione sono destinate a rimanere nella sfera della progettualità, ma altre potrebbero concretamente ben prestarsi a rappresentare l'effettivo futuro della porta, magari grazie ai nuovi finanziamenti di cui è a caccia il Comune.
«Abbiamo partecipato a un bando nazionale di Telecom che darebbe alla nostra città 480 mila euro», fa sapere Gelmetti. «E la metà del finanziamento sarebbe destinata proprio a Porta Vescovo dove va ancora sistemata un'intera ala».
Nonostante la Porta si! a infatti stata recentemente restaurata con un intervento conclusosi nel 2008, la stima per la messa a posto della parte della porta verso via Cantarane, finora utilizzata come deposito dagli stradini, è di circa 150 mila euro per la sola sistemazione degli impianti elettrici e idraulici, della pavimentazione, e per la realizzazione di servizi igienici.
«Verona ha un buon punteggio ed entro l'estate sapremo i risultati», precisa Gelmetti. Nel frattempo, forse già a giugno, un'altra buona notizia potrebbe incentivare ulteriormente il Comune a interventi anche significativi interni alla Porta.
Polato fa infatti sapere che grazie al federalismo demaniale Verona potrebbe essere una delle prime città a usufruire dei beni territoriali al momento vincolati dalla Sovrintendenza, come appunto Porta Vescovo.



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