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8 nov 2010

IL RUOLO DELLE OPPOSIZIONI IN UN SISTEMA BIPOLARE ..o simile

A distanza di quasi quattro anni dalla mia prima esperienza politica amministrativa incomincio a fare un bilancio.
Mentre posso affermare di averci dedicato molto tempo, non posso dire di ritenermi soddisfatto per quanto sono riuscito a fare e/o ad incidere.
Questo è dipeso, oltre che da inesperienza, anche dal ruolo che gioco forza mi è toccato svolgere.
Ho capito, a mie spese, che in sistema bipolare.. o simile, chi vince comanda chi perde deve fare opposizione.
Al di là di tutte le dichiarazioni di rito del tipo “ intendo avvalermi della collaborazione della minoranza” o “farò un’opposizione costruttiva e non preconcetta” le cose purtroppo stanno, a mio modesto avviso, diversamente.
Le idee della “maggioranza” anche quando sono evidenti alcuni aspetti negativi, vanno comunque approvate, altrimenti ne va il buon nome e la reputazione della stessa.
Quelle della minoranza, anche se positive, osteggiate, possibilmente boicottate.
Tra l’altro, nell’ambito della "minoranza” non sempre si è favorevoli a fare proposte in quanto, secondo alcuni, non vale la pena “portare acqua” all’altro.
Una contrapposizione iniziata in campagna elettorale che prosegue nel corso del mandato ed ora, in vista delle nuove elezioni, sarà sicuramente più urlata in quanto bisogna demonizzare l’altro con la speranza di racimolare qualche consenso in più.
Io non vi nascondo che più volte, in disaccordo con la c.d. minoranza, ho votato alcuni provvedimenti della maggioranza ( innalzamento Ceolara, Mercatino a Km 0, tanto per citarne solo alcuni..)
Al di là dei rapporti e /o dialoghi e ascolti occasionali che le controparti si concedono (molto raramente in verità), i regolamenti, a garanzia della democrazia, mettono comunque a disposizione della minoranza che volesse esercitare responsabilmente la vigilanza alcuni strumenti come:

l'interrogazione (domanda, rivolta per iscritto, se un fatto sia vero, se alcuna informazione sia giunta al Governo, o sia esatta, se il Governo intenda comunicare alla Camera documenti o notizie o abbia preso o stia per prendere alcun provvedimento su un oggetto determinato)
l'interpellanza (è invece una domanda motivata e richiede una risposta motivata. Il parlamentare interpellante si presume sia già a conoscenza di una determinata questione e chiede che il Governo qualifichi la sua politica in relazione ad esso, ed esponga, motivandolo, il modo in cui intende procedere: nell'interpellanza, il presentatore espone per iscritto la propria domanda circa i motivi o gli intendimenti della condotta del Governo in questioni che riguardino determinati aspetti della sua politica, precisando al contempo, in modo più o meno esplicito, il suo giudizio sulla relativa azione dei ministri responsabili)
Questi gli unici atti attraverso i quali si possono porre interrogativi, chiedere al Consiglio di discuter uno specifico argomento oppure di fare proposte concrete e utili alla cittadinanza, per consentire, insomma, di svolgere la propria attività di ispezione e controllo sull'operato di chi governa
L’interpellanza e l’ interrogazione si assomigliano assai, al punto che i consiglieri stessi ( tranne i professionisti della politica .. ) fanno molta confusione e tendono a confonderse le une con le altre.
Ci sono anche le “mozioni” e “l’ordine del giorno”: anche queste si assomigliano assai, comportando la discussione in Consiglio e un voto finale.
La mozione è destinata a supportare o a censurare, nel nostro caso, l'attività della Circoscrizione o di singoli Consiglieri, al punto da poterli far decadere se alla mozione è legata la fiducia (mozione di fiducia o, di converso, di sfiducia). Ma questi, come si può ben capire, sono impropriamente strumenti delle minoranza in quanto se non hai “i numeri” è ben difficile che passi le caudine del voto finale ( chi non ricorda le autorizzazione a procedere per i Parlamentari !!).
In ogni caso, come le altre, danno parecchio fastidio e fanno sentire comunque il fiato sul collo di chi governa.
In conclusione, questo sistema bipolare ( in Circoscrizione vige il proporzionale ... ma di fatto la “cultura” è quella: anche perché, numericamente,dispongono di una buona maggioranza) non sempre consente nelle riunioni un dialogo sereno teso a soddisfare comunque i bisogni dei cittadini ....
Le decisioni, come abbiamo modo di vedere, vengono assunte fuori dalle Aule parlamentari offendendo in modo evidente il ruolo del Parlamentare o del Consigliere in quanto rappresentante (sic!) dei cittadini.
La maggioranza da una parte procede con le proprie proposte senza alcun confronto, appellandosi al fatto che hanno avuto il “consenso popolare” ...dall’altra a volte si ricorre comunque a critiche sterile o demagogiche in attesa che l’altro faccia un passo falso per il solo gusto di denunciarlo... e ciò si badi bene, da entrambe le parti.
Bene comunque che il legislatore abbia previsto queste forme di “protezione”, di “pillole di democrazia”, di tutela delle opposizioni che ho dovuto imparare ad usare.
Irritano molto, come è comprensibile, ma d’altra parte a volte raggiungono lo scopo.  Grazie a queste azioni di stimolo alcune cose vengono fatte più o meno bene o più o meno in fretta , grazie anche all'opposizione, anche se non sempre viene riconosciuto.
Senza tema di smentita posso dire che, assieme a tutti gli altri amici della minoranza, sicuramente ho dato un notevole contributo alla realizzazione del Tommasoli, della Piscina Belvedere, Area verde S.Felice, del Tiberghien, della Ceolara (si spera !!), anche se in fase di inaugurazione veniamo puntualmente tenuti da parte.
Anche questo fa parte di quella logica della contrapposizione che ci vuole o da una parte o dall’altra.... o bianco o nero.

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