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18 mar 2012

VERSO IL VOTO DEL 6 MAGGIO

Riprendo volentieri dal Blog del mio amico Alessandr Boggian  un giovane candidato al Consiglio Comunale
Una patetica telenovela dal finale già scontato.


Il tira e molla tra Tosi e il suo partito sulla lista civica che affiancherà l'attuale sindaco di Verona è solo un modo per distogliere l'attenzione da quelli che sono i veri problemi della gente.
Come si può immaginare che il leader della Lega Umberto Bossi rischi di far perdere le elezioni amministrative ad un suo candidato, in una città come Verona, solo per dimostrare che il leader del partito è lui e che le sue regole non sono messe in discussione? Non si può immaginare.
E il nostro Sindaco dalla camicia verde, ora, in prossimità del voto, sfodera nuovamente alcune delle armi che lo portarono a vincere le amministrative cinque anni fa: Traforo delle Torricelle e tramvia. Se la sua candidatura è appoggiata da forte lobbies, da imponenti fonti di potere, che lo dichiari apertamente. Magari lo slogan che appare in tante parti della città, "Tosi, il sindaco di tutti i veronesi", forse dovrebbe essere rivisto.
A proposito: chi ha ricevuto a casa, per posta, il progetto del Traforo delle Torricelle? Immagino tutti...Belle immagini, tanti vantaggi mostrati a favore dell'opera...Peccato solo manchi l'indicazione della spesa: circa mezzo miliardo di euro, messo dai privati che li incasseranno poi con pedaggi e vendendo le opere accessorie.
Ed io mi chiedo cosa sia successo in merito alle altre parti del suo programma: il Polo Finanziario, che avrebbe dovuto dare una nuova immagine alla finanza e all'economia veronese? La sicurezza, dato che la prostituzione dilaga ancora in zona stadio (e non solo)? E gli accoltellamenti avutosi negli ultimi mesi da parte della malavita? E i "casini" su cui sono state aperte delle indagini, provocati dalle assunzioni poco trasparenti in aziende come Amia, Agsm, ecc. ecc.? Come giustificare l'accentramento di potere da parte dell'amministrazione Tosi, concretizzatosi attraverso l'assegnazione di ruoli dirigenziali chiave ai suoi uomini fidati? Ci ricordiamo tutti, vero, le recenti vicende dell'aeroporto "Valerio Catullo". E che dire delle continue svendite della nostra amata Fiera e di altri beni immobili comunali?
Salta fuori nuovamente la questione della tramvia. Un progetto a mio pare assurdo, sia per le dimensioni di una città come Verona, sia perché i cittadini preferiscono ancora il mezzo privato per spostarsi, rispetto a quello pubblico.
Il progetto della tramvia riguarda Amt e la Sitram; quel milione di euro a "spese" della comunità è ancora sotto la lente di in gradimento della Corte dei Conti. Come riportato nel quotidiano l'Arena, "sono passati oltre dieci anni dalla nascita della società, 9 dalla sua messa in liquidazione (deliberata dall'assemblea straordinaria del 18 novembre 2003) e la tramvia è definitivamente uscita dai pensieri degli amministratori: non si farà mai. Ma resta la costosissima scelta di costituire un organismo per la progettazione separato dall'azienda che gestiva il trasporto pubblico. Un procedimento sul quale pendono 4 ricorsi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, due presentati da sette dei 10 convenuti in giudizio (ovvero amministratori di Amt e del Comune di Verona) e due controricorsi della Procura regionale. E per questo motivo il giudizio attualmente è stato sospeso. E nel caso di Amt-Sitram il danno erariale stimato supera il milione di euro. Quello riconducibile alla realizzazione di una società pressoché inutile, o forse "utile" solo a coloro che a vario titolo vi hanno assunto delle cariche percependone i relativi compensi, cariche anche in presenza di evidenti conflitti di interesse. Sempre secondo il procuratore regionale Carmine Scarano, per la comunità non fu invece di nessuna utilità. E afferma: "La procura ha contrastato la tesi della mancanza di giurisdizione sui danni creati dalle partecipate da enti pubblici sottolineando come su Amt Verona, con 100% di capitale pubblico, legata da un contratto di servizio, servizio in house e tariffe modulate secondo le esigenze stabilite dal Comune, esista la piena giurisdizione della Corte dei conti". Ha accennato poi ai recenti casi di corruzione e di sperpero di denaro pubblico "fenomeno delittuoso che indebolisce ogni sforzo dell'economia", ma quello che ci riguarda è stato l'unico caso (una decina quelli contenuti nella relazione ritenuti significativo esempio dell'attività giurisdizionale) citato ieri dal procuratore regionale alla cerimonia che quest'anno si è tenuta nel salone della Scuola Grande di San Rocco a Venezia. L'unico e forse il più significativo perché ha permesso al procuratore di porre l'attenzione sul ruolo fondamentale dell'attività della Corte e ribadire che "il problema della giurisdizione sulle società partecipate è prioritario se si vogliono contrastare le situazioni di sperpero e di palese danno all'Erario che emergono quotidianamente e rischiano di veder sottratti gli amministratori responsabili al loro giudice naturale".
Forse tutto ciò spiega meglio la volontà di non adottare il Codice di comportamento etico da parte dell'attuale Sindaco. Tema di cui ho parlato qualche tempo fa nel mio blog.
La mia campagna politica non sarà incentrata sulla critica di quanto fatto dalle amministrazioni precedenti, anzi; sarà improntata su nuove proposte, che non pesino sul povero bilancio comunale e sui veronesi e che mettano fine all'attuale sistema clientelare. La gente è stufa di sentire solo chiacchiere.
Ma è giusto ricordare..e non dimenticare.

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