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Articolo a firma Innocenti apparso sul giornale L'arena il 27 dicembre 2011 CRONACA, pagina 15
INIZIATIVE. Federanziani Acli propone un servizio per i soggetti deboli Sportelli sul territoriper fare bene i contiArticolo a firma Innocenti apparso sul giornale L'arena il 27 dicembre 2011 CRONACA, pagina 15
Un amministratore di sostegno per evitare raggiri «La riforma delle pensioni? Pagano i più poveri»
Francesco Roncone segretario Fap (a sinistra) e Andrea Salandra«Quand´è che saranno i ricchi a pagare?»
Se lo domanda Francesco Roncone, segretario provinciale della Fap, federazione anziani e pensionati delle Acli veronesi, commentando la riforma Monti, per quanto riguarda i cambiamenti nel sistema pensionistico.
«In parte è stata resa più equa, avendo portato il blocco dell´adeguamento all´inflazione delle pensioni oltre i 1.400 euro, rispetto alla prima versione che andava a colpire tutte le pensioni superiori al minimo. Ma stiamo sempre parlando di cifre lorde. Anche chi percepisce 1500 euro al mese, alla fine si trova in tasca poco più di mille euro. Sembra che la volontà sia quella esclusivamente di fare cassa sulle pensioni».
Sotto accusa anche la reintroduzione dell´Ici sulla prima casa. «A Verona ci sono 46mila pensionati, che diventano 156.448 se si considera tutto il territorio provinciale. La media delle pensioni di anzianità si attesta su 1.054 euro, senza contare tutte le persone che percepiscono la pensione minima, di 512 euro al mese. Per molti di loro, che spesso vivono soli, con la pensione come solo reddito, l´unica ricchezza è la casa di proprietà, comprata con tanti sacrifici. Come si può chiedere di pagare un´Ici, o Imu, come è stata ribattezzata, maggiorata del 60 per cento?». Per la Fap sarebbe stato meglio pensare a un´imposta con aliquote differenziate a partire dalla seconda casa.
«Esprimiamo netta contrarietà anche all´innalzamento a 43 anni di contributi per accedere alla pensione di anzianità», conclude Roncone. «I lavoratori non avrebbero nessun aumento della pensione, in pratica lavorerebbero gratis. Un obolo da parte dei più poveri alle casse pubbliche. Vorremmo sapere qual è il conto che debbono pagare i ricchi e perché non si può parlare di patrimoniale».
Nello spirito di servizio alle fasce più anziane della popolazione si inserisce anche il nuovo progetto della Fap: l´apertura sul territorio comunale di cinque sportelli dedicati alla figura dell´amministratore di sostegno. «Un istituto, previsto dalla legge 6 del 2004, ancora poco conosciuto», spiega Andrea Salandra, coordinatore del progetto. «Un servizio rivolto alle persone che per anzianità o malattia non sono nelle condizioni di badare ai propri interessi anche economici. Questi possono chiedere che venga nominato dal giudice un amministratore che fornisca loro adeguata protezione». Può trattarsi di un familiare, come di un avvocato. «Moltissime persone già lo fanno, senza saperlo, per i genitori anziani, correndo anche dei rischi, magari andando in banca a firmare al posto loro. Con una semplice istanza possono essere nominati amministratori per legge, tutelando sia i parenti, che loro stessi». Telefonando al numero verde 045.8065512 si possono ricevere tutte le informazioni, per chi ritenesse di averne bisogno per sé o un familiare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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