l’On. Rocco BUTTIGLIONE sarà a Verona Venerdì per un incontro pubblico sul tema:
“Il Partito della Nazione: a che punto siamo del progetto?”
L'incontro si terrà Venerdi 21 Gennaio alle ore 20:30
presso Sala Lucchi, Piazzale Olimpia (Zona Stadio) - Verona. Vi aspetto
presso Sala Lucchi, Piazzale Olimpia (Zona Stadio) - Verona. Vi aspetto
Il servizio apparso sul giornale L'Arena Domenica 23 Gennaio 2011 CRONACA Pagina 11
MANOVRE AL CENTRO. Il presidente dell'Udc in sala Lucchi
«Partito della nazione la casa dei moderati»
Buttiglione: «Noi i veri successori di Berlusconi»
«Il partito della Nazione è il vero successore di Berlusconi». Né Fini, né Casini, né altri. Non ci può essere e non ci deve essere un uomo a prendere il posto del sempre più vacillante Presidente del Consiglio. Il vero successore sarà un democratico partito dell'area moderata: il partito della Nazione appunto. È questo il messaggio che Rocco Buttiglione ha voluto lanciare agli amministratori, ai politici e ai simpatizzanti dell'Unione di Centro e della lista Verona Civica verso il Partito della Nazione riunitisi venerdì sera in sala Lucchi del palazzetto Masprone, vicino allo stadio. Non indugia molto sugli ultimi scandali che stanno coinvolgendo personalmente Silvio Berlusconi e preferisce fornire una lettura politica dell'attuale situazione istituzionale. Il vicepresidente della Camera e presidente dell'Udc verso il Pdn esp! licita il suo giudizio sui 17 anni di potere del Cavaliere.
«In questo tempo Berlusconi ha guidato l'area moderata ma non è riuscito ad organizzarla politicamente. Non ha saputo costruire il partito dei moderati capace di esprimere democraticamente quest'area culturale e sociale. Ha occupato lo spazio politico del centro, ma non è riuscito a creare il partito popolare europeo d'Italia. È quello che vogliamo fare noi. La nostra ambizione è organizzare politicamente l'area moderata».
Oltre alle divisioni interne del Pd e al processo di decomposizione della sinistra, Buttiglione mette in luce il progressivo dissolvimento del Pdl fortemente ridimensionato dall'uscita di Fini dal partito. «L'ultimo sondaggio pubblicato da Repubblica- precisa il presidente dell'Udc- ci dà al 14% e conferma che con 44 seggi al Senato siamo decisi nel caso di formazione di un nuovo governo. Anche Nando Pagnoncelli (presidente di IPSOS) ci dà tra i! l 16 e il 20 %. La forchetta- chiarisce subito il professore -! è ampia perché c'è nel Paese un forte desiderio di qualcosa di nuovo. E il cantiere del "Nuovo Polo" è guidato dal Partito della Nazione. Ora abbiamo bisogno di fare al più presto i congressi provinciali e regionali per ordinare il partito prima delle elezioni». Alleanze per il voto? «La linea deve esser chiara - risponde sicuro il filosofo prestato alla politica - sui valori negoziabili non negoziamo con nessuno. Sul sistema istituzionale, siamo tutti d'accordo che questo bipolarismo è fallito. Se ci fossero le elezioni subito, noi possiamo andare da soli, e se il Pdl si disgrega velocemente faremo una nuova coalizione».
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