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26 feb 2011

AMM. SOSTEGNO: via al corso

Amm. Sostegno: via ai corsi

il primo incontro è fissato per venerdì 11 marzo alle 16.30 in Via Betteloni (B.go Venezia)

A seguire:
 La lettera invito per l’avvio del corso
 Il programma del corso
 Il progetto nei dettagli elaborato dalla FAP-ACLI
Oggetto: Progetto “SPORTELLO SOLIDARIETÀ” – informazioni sull’Amministratore di Sostegno.
Carissimo, faccio seguito alla mia precedente mail con la quale avevo preannunciato l'organizzazione per il Territorio di un servizio diretto alla popolazione, che ritiene sé stessa o un vicino parente, in difficoltà nella gestione della propria vita, con il rischio di danni rilevanti sotto l’aspetto personale e patrimoniale.
Ritengo sempre che questo impegno sia particolarmente adatto per te.
Abbiamo programmato un breve corso di formazione coinvolgendo persone molto qualificate: fra queste il Giudice Gabriela Roveda.
Dopo il corso potrai valutare l'opportunità di renderti disponibile, secondo i tuoi tempi, a gestire uno sportello sul Territorio.
In sostanza, secondo un piano orario che predisporrai in base alla tua disponibilità, dovresti ascoltare/indirizzare quelle persone che pensano di avere tale necessità .
La FAP-ACLI, oltre al necessario coordinamento, ti garantirà assistenza continua, soprattutto qualora si dovessero presentare problemi particolari.
A parte invio il programma dettagliato ( alle Carducci c'è possibilità di parcheggiare)
Ti chiedo di valutare bene questa proposta e farmi sapere se confermi la tua partecipazione.
Tieni presente che il primo incontro è fissato per venerdì 11 marzo alle 16.30 in Via Betteloni (B.go Venezia)
Se ritieni puoi coinvolgere anche qualche amico a cui puoi, eventualmente, girare questa mail.
In ogni caso cercheremo di mantenere limitato ad una quindicina di persone il numero dei corsisti

 Il programma del corso
In collaborazione con il Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta dell’IC 15 di B.go Venezia

Corso di formazione di volontari disposti a diffondere la conoscenza della figura dell’Amministratore di Sostegno.
Programma:
Sede corso: Centro Territoriale Educazione per gli adulti- IC 15 Scuole Carducci di Via Betteloni
Periodo: marzo-maggio 2011 in modo da poter iniziare l’attività vera e propria a partire da settembre
1° incontro venerdì 11 marzo ore 16.30 Scuole Carducci Via Betteloni
Apertura del corso
La nuova figura dell’AdS L.6/2004:
Nuove e vecchie forme di tutte delle persone prive di autonomia
La procedura di nomina e presupposti per la sua nomina. Il ruolo del Giudice Tutelare
Dr.ssa Gabriela Roveda Giudice Tutelare del Tribunale di Verona
2° incontro mercoledì 23 marzo ore 16.30 -Scuole Carducci Via Betteloni
La procedura di nomina e presupposti per la sua nomina.
Dr.ssa Gabriela Roveda Giudice Tutelare del Tribunale di Verona
3° incontro venerdì 1 aprile ore 16.30 -Scuole Carducci Via Betteloni
Istituzione dell'amministrazione di sostegno”. .... indispensabile le procedure burocratiche
Dr. Augusto Parato
4 ° incontro venerdì 8 aprile ore 16.30 -Scuole Carducci Via Betteloni
Aspetti psicopedagogici dell’Amministratore di Sostegno
Dott.ssa Chiara De Benedetti ( Psicologa)
La cura della persona amministrata
Dr. Franco Fenzi ( Medico di base operante a Montorio)
5 ° incontro venerdì 15 aprile ore 16.30 -Scuole Carducci Via Betteloni
L’esperienza dell’Ass.di Volontariato Vicenza Tutor
Dr. Sergio Tassin
6 ° incontro venerdì 29 aprile ore 16.30 -Scuole Carducci Via Betteloni
Il progetto della FAP Dr. Roncone e Dr. Salandra.
7 ° venerdì 6 maggio ore 20.00
Cena di fine corso offerta dalla FAP ACLI Verona e consegna attestati di partecipazione



Il progetto nei dettagli elaborato dalla FAP-ACLI
F.A.P. Sede Provinciale di Verona
Sede via Interrato dell’Acqua Morta 22 – 37129 Verona Tel. 045 80 38 112 / 045 80 65 512; e-mail: fap@acliverona.it
Oggetto: Progetto “SPORTELLO SOLIDARIETÀ” – informazioni sull’amministratore di sostegno.
CHI SIAMO
La Federazione Nazionale Anziani e Pensionati ACLI (FAP ACLI), come è noto, è promossa dalle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) e a Verona è sostenuta dalle Associazioni professionali ACLITERRA e ACLI-COLF e dalle Associazioni specifiche riconosciute dalle ACLI come indicate nello Statuto delle ACLI all’articolo 37 è nata , per tutelare i diritti e promuovere la qualità della vita degli anziani e dei pensionati. (art 1 Statuto)

La FAP ACLI fonda sul Messaggio Evangelico, sull'insegnamento della Chiesa e sulla vita cristiana l'impegno morale, sindacale e politico, finalizzato alla promozione della condizione degli anziani e dei pensionati per l'affermazione dei loro diritti, e la costruzione di una società che non discrimini le persone anziane, in cui sia assicurato, secondo giustizia, lo sviluppo integrale della persona in ogni fase della sua vita (art 2 Statuto)

La FAP ACLI, come è noto, per statuto ( art. 4) realizza le sue finalità attraverso:
a) la promozione di adeguate forme di rappresentanza sociale e sindacale degli anziani e dei pensionati delle ACLI nei confronti del Parlamento, delle Assemblee elettive e degli organismi pubblici e privati che operano sui problemi della previdenza, della salute, dell'assistenza, della casa, dei servizi sociali e delle attività di tempo libero;
b) attività culturali e sociali che favoriscano la presa di coscienza dei diritti di cittadinanza degli anziani e dei pensionati e ne sostengano l'affermazione e la concreta realizzazione;
c) lo sviluppo dell'autorganizzazione e del volontariato sociale degli anziani e dei pensionati, valorizzando le competenze, le motivazioni e le esperienze da essi acquisite attraverso l'attività professionale e l'impegno sociale;
d) il mantenimento di un ruolo attivo e protagonista degli anziani e dei pensionati nella vita della società, sviluppando in tal modo nuovi stimoli vitali;
e) iniziative che mettano in condizione gli anziani e i pensionati di conservare collegamenti culturali e sociali con i lavoratori dei settori produttivi di provenienza, con una specifica attenzione ai cooperatori, ai lavoratori autonomi ed ai dipendenti delle piccole imprese, in considerazione della peculiarità della loro esperienza e degli specifici bisogni che la caratterizzano;
f) l'organizzazione, in collaborazione con le iniziative specifiche promosse dalle ACLI, in particolare con il Patronato ACLI, di attività e servizi inerenti: la difesa civica; il patrocinio sociale e previdenziale; l'assistenza domiciliare, sanitaria e infermieristica; l'integrazione culturale e sociale; la formazione permanente; l'educazione alimentare, motoria, sportiva ed ambientale; l'animazione culturale; il turismo sociale; la consulenza fiscale ed assicurativa nonché ogni altra attività rivolta alla assistenza, alla tutela e alla promozione della vita degli anziani e dei pensionati.

L’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO: questo sconosciuto!!
(articolo pubblicato sul periodico Acliveronesi n. 1/marzo 2010 a cura di Andrea Salandra)
È già da diversi anni che è in vigore la legge 6/2004 nata con lo scopo di proteggere le “persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana”
In una società dove gli anziani costituiscono una bella fetta della popolazione, la normativa era quanto mai opportuna in quanto, come sappiamo, non tutti i nostri anziani hanno la fortuna di rimanere in possesso delle loro piene capacità.
Nei fatti, a parte i pochi addetti ai lavori, non tutti sono a conoscenza che a favore del disabile, nel senso di non esser in un dato momento in possesso pieno di tutte le abilità, possono essere predisposti, caso per caso, “interventi di sostegno temporaneo o permanente”. specifici programmi che hanno piena valenza giuridica.
Una forma di tutela che, rifiutando la logica ghettizzante dell’infermità mentale, per la quale, in via eccezionale è prevista la completa interdizione, fornisce, con l’Amministratore di Sostegno, una “adeguata protezione” a quelle persone che, a causa di menomazione fisica o psichica anche solo temporanea, si trovino nell’impossibilità di provvedere a seguire i propri interessi.
L’Amministratore di Sostegno, in sostanza, oltre che difendere gli interessi e proteggere la persona beneficiaria , l’aiuta a soddisfare i bisogni, le richieste, le scelte e, perché no, ad esprimere eventuali dissensi
Quindi non solo si interessa della “cura e conservazione del patrimonio” ma gli offre anche un sostegno alla realizzazione delle migliori condizioni di vita quotidiana, in quanto persona.
Un percorso, un progetto predisposto e verificato periodicamente dal Giudice tutelare.
Spetta al Giudice, su istanza di un familiare,dei responsabili dei servizi sanitari e sociali, ecc, la nomina dell’Amministratore di Sostegno
L’aspetto sicuramente innovativo di questa legge è che sostituisce alla logica totalizzante del divieto e dell’annullamento, tipica del giudizio di incapacità di agire (con conseguente interdizione/inabilitazione), quella flessibile e comunque rapportata all’impedimento anche solo momentaneo, sicuramente più umana e più rispettosa della persona.
Si aggiunga che il progetto, oltre al disabile e all’Amministratore di Sostegno, coinvolge anche tutti coloro che a vario titolo rientrano nella rete del sostegno, quali ad esempio:
 i responsabili dei servizi sanitari e sociali, dei servizi sociali per disabili e anziani del comune e/o dell’ULS oltre che dei centri di salute mentale;
 di tutte quelle persone e servizi che per competenza territoriale e funzionale sono chiamati a fornire supporti di assistenza e/o cura interventi di sostegno;
 il medico di famiglia
 gli stessi familiari
Detto che la nomina dell’Amministratore di Sostegno, nel migliore dei casi, può essere riferita ad un familiare, si sottolinea il fatto che il servizio viene prestato a titolo gratuito o comunque sottoforma di volontariato da persone che comunque godono della fiducia del Giudice.( In determinate situazioni può però essere riconosciuto un contributo spese.)
Il problema è oggetto di studio e di riflessione.
PREMESSA E ANALISI DEL CONTESTO
Dopo la pubblicazione dell’ articolo sul periodico Acliveronesi e dopo il Convegno organizzato dalla Federazione Anziani e Pensionati assieme alla Rete “Prospettiva Famiglia il 27 maggio 2010, l’interesse per il nuovo istituto dell’Amministrazione di sostegno ha coinvolto moltissime persone del territorio veronese.
La legge sulle misure di protezione (legge 9 gennaio 2004, n. 6) come precedentemente accennato, ha istituito nell’ordinamento giuridico italiano la figura dell’amministratore di sostegno, cd AdS, che ha la finalità di tutelare, con minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.
L’applicazione dell’Amministratore di Sostegno consente di avere a disposizione uno strumento flessibile ed efficace in grado di gestire non solo gli aspetti patrimoniali, ma soprattutto i bisogni dell’amministrato (beneficiario), in linea con le sue aspirazioni, giacché il patrimonio deve restare uno strumento fra tanti e non il fine.
L’AdS è uno strumento di nuova concezione rispetto ai tradizionali rimedi giuridici dell’interdizione e dell’inabilitazione e pertanto ai più sconosciuto.
Fino all’anno 2004, l’ordinamento giuridico italiano quando prendeva in considerazione le situazioni di non idoneità delle persone a gestire i propri interessi, assumeva come situazione dominante quella dell’infermità mentale e disciplinava la materia in un’ottica di “custodia” della persona, facendo ricorso agli strumenti allora a disposizione: interdizione e inabilitazione, con conseguenze disastrose per la persona interessata. All’interdetto veniva impedito di fare ogni cosa: non poteva sposarsi, ne fare testamento, ne regalare un oggetto, ne ottenere un lavoro pubblico.
PIANIFICAZIONE
Destinatari:
La popolazione che ritiene se stessa o un vicino parente, fino al quarto grado, in difficoltà nella gestione della propria vita con il rischio di danni rilevanti sotto l’aspetto personale e patrimoniale.
Obiettivi generali:
Il progetto si pone l’obiettivo, per il momento, di svolgere attività di informazione cercando di arrivare direttamente alle persone che potenzialmente potrebbero avere bisogno dell’aiuto dell’AdS.
Operativamente, alcuni volontari, preventivamente formati si metteranno a disposizione affinché, attraverso uno sportello di ascolto nei luoghi frequentati da coloro che potrebbero avere bisogno dell’AdS: Case di riposo, Centro per anziani, Associazioni di volontariato che operano a favore dei disabili, ecc.
Perché le ACLI promuovono tale progetto e il ruolo delle ACLI nel progetto.
Risultati attesi:
1. Una maggior conoscenza dei propri diritti e come esercitarli.
2. Una percezione di miglioramento relativamente alla vita di tutti i giorni.
3. La sensazione di sentirsi protetti e assistiti.
Modalità di attuazione del progetto:
Nel primo trimestre dell’anno 2011 vengono previste attività di formazione a favore di volontari che già hanno dato la loro disponibilità in tal senso.
Una serie di 4/5 incontri di formazione tenuti da alcuni esperti individuati sul nostro territorio di competenza ( un AdS, un giudice tutelare, un psicologo….. ).
I volontari, una volta formati, presteranno la loro opera attraverso uno sportello informativo e di ascolto che verrà attivato in maniera periodica e/o su appuntamento presso le Parrocchie, i Centri per anziani, Centri diurni, Circoli di anziani, ecc.. Inizialmente il progetto verrà sperimentato nella parte est della città
Gli operatori sul territorio attraverso continui contatti con con alcuni esperti, potranno aggiornarsi e documentarsi su problematiche particolari qualora, come è probabile, se ne dovessero presentare di nuove.
Tempi:
Fine gennaio: avvio dei corsi di formazione per i volontari
Aprile/maggio: apertura degli sportelli presso i centri che aderiranno all’iniziativa.
Durata progetto: un anno.
Risorse:

- Istituzionali:
Le ACLI, le Parrocchie, il Comune di Verona attraverso l’Assessorato ai Servizi Sociali ( Progetto Anziani Protagonisti nel Quartiere, ecc); Centro Territoriale per l’educazione per gli adulti.
- Umane:
Il progetto elaborato dal dr. Salandra Andrea, prevede il coinvolgimento di diversi componenti della FAP Acli, e del direttore del Patronato Acli.




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